Il bonus pubblicità è una misura agevolativa prevista dall’art. 57-bis del Dl n 50/2017 che ha partire dal 2018 ha concesso incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati da imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali su:
– quotidiani,
– periodici
– e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali
In particolare, si tratta di un credito di imposta che, nel periodo emergenziale, ha anche subito variazioni quanto alle percentuali (Ti consigliamo anche Bonus Pubblicità 2022: prorogato all’8 aprile il termine per le domande) e che per l’annualità 2023 sarà rimodulato ulteriormente.

Vediamo i dettagli:

Il Decreto Energia con il comma 1-quinquies inserito nel suddetto arti 57 bis prevede che:

a decorrere dall’anno 2023, il credito d’imposta è concesso, alle stesse condizioni e ai medesimi soggetti previsti dalla norma nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line,
nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro in ragione d’anno, che costituisce tetto di spesa, e in ogni caso nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea.

Quindi:
– vengono depennate le emittenti radiotelevisive
– l’ammontare del credito torna al 75%
– ed è nuovamente “incrementale” (nel periodo pandemico era stata prevista una misura unica ossia un credito di imposta nella misura 50% degli investimenti effettuati)